1 ottobre.
Con metodica precisione il tempo si e` allineato alle previsioni dell'Agenzia Metereologica Giapponese.
Gia` la mattina ha smesso di piovere. Come previsto, verso mezzogiorno il cielo si apre completamente e comincia a fare abbastanza caldo e si sta in maglietta.
I nostri giri per Kyoto si scontrano immediatamente con la mobilita` in questa citta`, che personalmente mi risulta molto piu` ostica di Tokyo, nonostante sia molto piu` piccola e teoricamente piu` semplice: le vie sono rigorosamente ortogonali e hanno persino dei nomi; due sole metropolitane, si gira prevalentemente in autobus.
Il problema e` che la logica degli autobus, nonostante la miniguida prontamente fornitaci dall'ufficio informazioni turistiche, continua a sfuggirci.
In un modo o nell'altro, non senza qualche sbaglio e con molti tratti a piedi, riusciamo comunque ad arrivare a destinazione.
Non avendo visto ancora nessun castello (la gita a Matsumoto e` stata abortita per poca voglia delle tre ore e mezza di treno) ci dirigiamo per primo al castello di Nijo-jo, con i suoi pavimenti "pigolanti", costruiti appositamente per cigolare sotto il peso dei passi, un espediente per rendere impossibile ad eventuali sicari di avvicinarsi silenziosamente.
Giro nel parco del Palazzo Imperiale e quindi iniziamo con il pieno di templi.
2 ottobre
Continua il bel tempo. In cielo non c'e` una nuvola.
Oggi gita fuori porta. Uji e Inari (metteremo piu` avanti qualche foto, se il computer dell'albergo non sara` occupato).
La bellezza dei tori di Inari in mezzo a una foresta fittissima e a due passi dal paesaggio piu' antropizzato che abbia mai visto e' da levare il fiato, ma i giardini del tempio della fenice di Uji mi hanno ristorato il cuore per qualche mese.
Da rilevare non solo il fatto di essere trai pochi occidentali a gironzolarci ma anche trai pochi sotto i 70 anni..qui i vecchietti son in giro piu' dei ventenni e camminano a una velocita' impressionante: in piu' di un caso ci hanno superato lasciandoci indietro di una decina di metri ;DD
Verso il tramonto, tornati a Kyoto, mi metto in mente di andare alla ricerca del Rashomon - la Porta dei Demoni -, la vecchia porta sud della citta` che ha ispirato un racconto di Akutagawa e il film di Kurosawa.
Secondo la Rough Guide e una guida dell'ente turistico giapponese deve trovarsi in una certa zona.
Giriamo. Camminiamo a lungo.
Comincio a sentire i brontolamenti degli altri, poco interessati e coi piedi doloranti.
Della porta nessuna traccia, nonostante ci sia pure una fermata di autobus con quel nome.
Solo dopo lungo girovagare e per puro caso entriamo in un parchetto giochi dove notiamo una stele. Avvicinandoci vediamo una scritta che dice "Qui sorgeva la porta Rashomon... di cui non e` rimasto piu` nulla...". :-(
Evitero` di riferire i commenti dei miei due compagni di viaggio :)
CHEEEE ... no no no vanno riferiti!!!!!
Provate a girare con un ing che non ne vuol sapere di cambiare il programmino che ha fissato la mattina e a ritrovarvi in una profonda periferia giapponese persino un po' bruttarella con il nulla intorno...per fortuna la fermata del bus - l'ing si era deciso a tornare indietro dopo un tentativo di strangolamento - portava il nome della porta scomparsa: la faccia di fronte alla stele nel parco giochi era da foto! Per vendicarci l'abbiamo costretto a un gironzolamento a Gion tra localini equivoci (ci son palazzi di 7 piani monoargomento) e cena in un locale risocentrico ;D
6 commenti:
Leggo i vs post non appena posso :-) Lorenzo, romperò le scatole al tuo ritorno per una ricca "proiezione" foto: quelle postate sono favolose.
Salutoni anche da Erica e da Giordano.
Ciao
Gab
ciao chiara, mi sa che che questo viaggio meriterebbe un'altra vacanza al rientro, divisi sta volta, però! ;-))
scherzi a parte, non vedo l'ora di vedere anch'io altre foto e sentire anche un racconto petulante ;-)
un bacio
roberta
Ciao ragazzi, seguo da qualche mese i consigli culinari di petula...ed ora mi gusto il vs viaggio con un po' di invidia,voglio tanto andare in Giappone!!! Se individuate un ikebana mi postate una foto? (grazie)
Buon proseguimento.
Sonia (Roma)
Chissà perché alcune cose vengano giudicate meritevoli di durare nei secoli ed altre no. Ma forse anche i terremoti c'entrano qualcosa. Alla prossima scoperta. Un abbraccio. Rosanna
La ricerca, la 'visita' alla porta scomparsa di Rashomon, e soprattutto la lettura della stele rappresentano quasi un esercizio zen....Forse ne è valsa veramente la pena....
Ciao,
Donatella.
Great post thanks.
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