Il paesaggio scorre veloce dal finestrino dello shinkansen verso Kyoto.
Rimango incantato, con il naso contro al vetro, guardando scorrere a trecento all'ora la lunga teoria di case tra Tokyo e Osaka, interrotta qua e la` da qualche zona agricola.In cuffia "Alone in Kyoto" degli Air.
Mi sento in una scena di Lost in translation :D
Anche oggi piove. Anche a Kyoto.
L'albergo che ho prenotato dopo non poche difficolta` e` in una bella zona, tra lo Heian-jingu e il quartiere di Gion, ma non e` vicino alla stazione.Decidiamo di prendere un taxi.
Il tassista, un omino ben oltre l'eta` della pensione, smadonna vistosamente appena addocchia i nostri tre valigioni. Ma l'orgoglio giapponese gli impedisce di tirarsi indietro. Armatosi di elasticone, issa i valigioni rifiutando ogni aiuto e partiamo con il bagagliaio semi aperto.
L'albergo e` abbastanza spartano, per usare un eufemismo.
La Rough Guide e` stata troppo generosa descrivendolo come "senza fronzoli".
Nessuna connessione in camera... era prevedibile. Un computer condiviso nella hall quasi sempre occupato.
(per questo stiamo postanto in ritardo).
In camera il televisore e` a monetina! Non che pensassimo di usarlo, ma questo non l'avevo mai visto. Peggio della doccia a monetina delle spiaggie liguri ;)
Nella camera stanno a malapena i tre letti e il bagno ha le dimensioni di quello di una roulotte.
Vabbe`... ci accontenteremo.
Le previsioni danno miglioramento per domani.
Ah... dimenticavo: siamo riusciti a prenotare per il concerto dei Kodo.
Erano rimasti si e no una decina di posti in una sala di almeno mille.
Vedremo i Kodo al Kaikan hall di Kyoto!
Roba che potremo raccontare, tra molti anni, ai nipotini davanti al focolare :D
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