martedì 7 ottobre 2008

Da Kyoto a Kanazawa

5 ottobre
Ultimo giorno a Kyoto. Piove.
Ce la prendiamo con calma.
Visita lampo al Kinkaku-ji, il Padiglione d'Oro, più che altro per non sentirsi dire "...non avete visto il Padiglione d'Oro?!", tra la folla di ombrelli sbattacchianti.




Vista la pioggia decidiamo di seguire il consiglio della Rough Guide per una “interessante diversione”: il Museo della Pace dell'Università Ritsumeikan.
La prima parte del museo ricostruisce l'ascesa del militarismo nipponico nel XX secolo fino alle seconda guerra mondiale.
Incredibile il contrasto con il museo dello Yasukuni-jinja di Tokyo (che giustamente si chiama “Museo della Guerra”).
Qui si parla apertamente di “invasioni”, di “atrocità” commesse dai soldati nipponici. Di criminali di guerra impuniti. Di incidenti “costruiti ad arte” per fornire al Giappone dei casus-belli.
Deve essere un pugno nello stomaco per i giapponesi.

Purtroppo il contrasto è anche nel numero di visitatori: là una piccola folla, scolaresche, anziani; qui siamo solo noi e altri due occidentali.
Ci illudiamo che sia per il cattivo tempo.

A sera, come previsto, concerto dei Kodo.
Bellissimo, sia dal punto di vista sonoro che visivo.
All'uscita ci fiondiamo sui gadget in vendita: CD e magliette.
Petula insiste perché io compri il set di muscoli che i suonatori di tamburone hanno messo ben in vista durante la performance, ma la mia taglia è esaurita. :)


6 ottobre
Ci trasferiamo a Kanazawa.
Il tassista che ci accompagna in stazione ha tutta l'aria di essere un ex dirigente d'azienda in pensione.
Parla un perfetto inglese e dimostra una notevole conoscenza dell'occidente.
Sostiene che gli italiani siano più furbi dei giapponesi, perché non si fidano mai dei propri governanti.
Decisamente una persona ben informata :)

Ha smesso di piovere.

L'albergo di Kanazawa non è niente male e vicinissimo alla stazione.
Anche qui purtroppo connessione internet scomoda, quindi post in ritardo.

7 ottobre
Kanazawa è una bella cittadina, ma molto piccola.
Si gira tranquillamente a piedi e si può vedere tutto in una giornata.
Considerando le 2 ore scarse di treno poteva essere tranquillamente una gita di giornata da Kyoto.
Così però ce la prendiamo con più calma e ci rilassiamo un po'.

Pranzo nel parco con ravioloni (credo si chiamino “man”), per i carnivori, e bento per gli ittiovori
Al sole fa decisamente caldo.



Domani ci trasferiamo a Takayama.
Sarà un viaggio un po' scomodo. Bisogna infilarsi su per le montagne con un treno locale che percorre tutta la provincia di Hida.

Probabilmente non riusciremo a connetterci. Dubito che l'ostello di un tempio zen abbia la connessione wireless :)

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