martedì 16 settembre 2008

Acqua calda

Ieri sera cena con amici appena rientrati dal Giappone.
Un sacco di aneddoti e suggerimenti utilissimi (grazie a Francesca e Giorgio, a proposito).
Tra questi, i racconti della visita ad un onsen [温泉, letteralmente "sorgente calda"] hanno confermato la voglia di provare un bagno termale, che tanto appassiona i giapponesi.
[Immagine da Wikipedia]

Devo confessare un certo timore, per gli usi completamente alieni e la rigorosa etichetta dei bagni nipponici.
Ne abbiamo sentito parlare mille volte, letto e visto, ma trovarcisi di persona deve essere tutt'altra cosa.
Quindi raccolgo da siti e libri vari precetti e consigli, su come comportarsi in un bagno pubblico giapponese, senza fare la figura dei barbari incivili. :)
Chiedo di correggermi dovessi dire qualcosa di sbagliato o impreciso: ci servirà per non fare figuracce ;)
Le regole base sono tre:
  1. Lavarsi prima di entrare nella vasca
  2. tutto ciò che non è il corpo nudo (...e lavato, vedi regola #1) è sporco e non deve entrare nell'acqua
  3. in molti bagni non sono ben accette le persone tatuate, spesso indice di malavitosi.
    Pare che questa regola venga applicata con intelligenza. Vedremo se ci cacciano Petula o se le consegnano direttamente la quota mensile del taglieggio :D
I bagni sono generalmente divisi, uomini e donne. Salvo che nei rari casi di bagni misti (konyoku [混浴]). 
Sarà opportuno memorizzare i kanji di "uomo" ([男], otoko) e "donna" ([女], onna).
Prima di accedere al bagno ci si spoglia, lasciando in un cestino di vimini tutti i propri averi. 
Si intende proprio tutti: anche un costume da bagno è considerato portatore di sporcizia (vedi regola #2).


[immagine da Wikipedia]
Per non girare con le pudenda al vento (per quanto il concetto di nudo e i tabù correlati siano molto diversi da quelli occidentali) ci si "protegge" con un piccolo asciugamano, il tenugui [手拭い].
Più che per asciugarsi, il tenugui serve a lavarsi, per strofinarsi durante il lavaggio: seduti su piccoli sgabellini di fronte a cannelle che spuntano dal muro, ci si lava ben bene e poi ci si sciacqua ben bene.
Avvicinarsi alla vasca comune con tracce di sporcizia, o anche solo di sapone, sarebbe assolutamente sconveniente!
Entrando in acqua un agile gesto sfilerà l'asciugamano impedendo l'esibizione di parti improprie al di sopra del pelo dell'acqua, ed impedendo nel contempo che questo sia toccato dalla stoffa (vedi sempre regola #2).

Il tenugui sarà poi posto al lato della vasca oppure poggiato sulla propria testa, per asciugare il sudore che inevitabilmente sgorgerà copioso. Geneticamente noi occidentali sudiamo molto di più degli orientali, ma soprattutto non siamo abituati a fare il bagno nell'acqua alla temperatura del piombo fuso! ;)


Una volta cotti a puntino si può ripetere l'operazione inversa, uscendo dall'acqua.
Per gli ipotesi come il sottoscritto occorre un'ulteriore attenzione: svenire in un bagno a causa della "botta di caldo" è considerato molto sconveniente! :)
Speriamo di aver capito tutto bene e di non violare eccessivamente l'etichetta. Quel tanto che basta a fare la differenza tra l'essere cacciati a pedate e il meritarsi un «..."Jōzu desu ne!", che alla lettera sarebbe quasi un complimento: "Ehi amico, sei proprio bravo!", ma che in effetti si potrebbe tradurre più accuratamente in "Niente male, per uno così scemo".» 
[da Autostop con Buddha, di Will Ferguson]

3 commenti:

Blue Whale ha detto...

Tutto giustissimo! aggiungerei un paio di cose:
1. l'operazione del lavaggio dura più di tutto il resto. I giapponesi si sfregano come non si fossero mai lavati prima!!!!
2. oltre alle onsen termali, in tutti i ryokan e hotel dove noi abbiamo soggiornato c'era un bagno pubblico di questo tipo, naturalmente con acqua normale. In teoria prima di andare a dormire si dovrebbe fare il bagno. In camera si trova tutto l'occorente, yukata, asciugamanino, borsettina per riporre tutto ciò che serve incluso spazzolino da denti e pettine forniti dall'hotel!

Le pozze d'acqua sono davvero bollenti e nonostante dopo un po' ci si abitui, non ci si può rimanere a lungo.
Aggiungo però che a Kinosaki Onsen, in uno degli stablimenti termali c'era la Penguin Sauna, un locale tutto di ghiaccio per chi soffre il caldo come te! Io ho passato più tempo lì che nell'acqua, anche perchè il clima era atroce!
Frequentare gli onsen e i bagni pubblici è sicuramente una delle esperienze più divertenti del Giappone e vi raccomando "caldamente" ;-P di provarla!

La Francese ha detto...

come vi invidio!
noi siamo andati a luglio e il caldo era atroce

stare nell'acqua calda non era poi così piacevole come lo sarà adesso!

buon viaggio!

baroccogiapponese ha detto...

Nei veri onsen non cacciano i tatuati, i problemi sono in quelli "finti" come Laqua o nelle palestre.