domenica 19 ottobre 2008

Hachiman matsuri

Takayama [高山] è una graziosa cittadina in mezzo alle montagne, nella provincia di Hida.
Si gira a piedi, visto che tutti i punti di interesse si trovano entro un raggio di 10 minuti a piedi, come evidenzia la "Wander Exploration Map" che si preleva gratuitamente al Tourist Information appena fuori dalla stazione.

Il 9 e 10 ottobre era piena di turisti, specialmente autoctoni, per il festival d'autunno, considerato tra i migliori
matsuri [祭 - festival tradizionali] di tutto il Giappone, assieme al famosissimo festival di Gion, a Kyoto.
Il gestore dell'ostello ci ha confermato che se non avessimo prenotato con quasi tre mesi di anticipo difficilmente avremmo trovato posto.


In realtà ci sono due matsuri, uno di primavera - il 14 e 15 aprile - uno autunnale.
Quello autunnale in particolare ruota attorno al santuario shinto di Sakurayama Hachiman-gū [桜山八幡宮 - letteralmente "Santuario del Monte dei Fiori di Ciliegio, dedicato ad Hachiman"].
Hachiman [八幡] è la divinità shinto della guerra, protettore del Giappone ed in particolare degli abitanti di questa zona.
 
La mattina del 9 ottobre, 11 elaboratissimi carri - yatai [屋台] - escono dai loro "garage", dove rimangono per il reso dell'anno, e si radunano sulla strada principale che scende dal santuario verso il fiume.



Una processione in costume gira le piccole stradine della città vecchia e raggiunge il santuario.
Anche i bambini sono vestiti di tutto punto in abiti tradizionali.

Il clou della giornata è una performance delle marionette dello Hoteitai, uno dei carri, fermo sul piazzale del santuario.
Già più di due ore prima la gente si affollava, in piedi in pieno sole, per guadagnare i primi posti.

La performance è abbastanza breve. Rappresenta il prete Hotei (credo sia questo) che cammina qua e là con i suoi due figli, due pupazzi più piccoli che, con un'impresa di giocoleria, vengono posti sulle spalle della marionetta principale.
La rappresentazione sarà sicuramente ricca di simboli agli occhi dei giapponesi.Per noi l'interesse era soprattutto nei movimenti e nella manipolazione delle marionette.
Dopo i primi 5 minuti, in cui la marionetta panzuta non faceva che sgambettare girandosi a destra e a sinistra, accompagnata dalla musica monocorde di uno strumento tradizionale, non nascondo di essermi domandato con un certo terrore quanto sarebbe durato ;)

Senza dubbio più affascinante, anche ai nostri occhi, è la processione notturna.
Al tramonto i carri vengono attrezzati con molte lampade e sfilano per le vie della città, trascinati a braccia degli abitanti in costume.

Sopra i carri, a diversi metri di altezza, trovano posto i bambini, che salutano i passanti o suonano i flauti.

Anche in questo caso la gente prende posto parecchio tempo prima.
Non aiutano i fossetti che scorrono ad entrambi i lati di tutte le vie di Takayama, indipendentemente da quanto siano strette.
Il rischio di finire a mollo, al passaggio dei carri appena più stretti della strada, non è trascurabile.

Al termine della processione tutta la popolazione, noi compresi :), va a mangiare sulle bancarelle sistemate lungo il fiume.

Le cibarie e i dolciumi sono dei più vari: dalle caramelline dai colori fosforescenti, alle banane ricoperte di cioccolato, ai pescetti infilzati alla brace...
Una curiosità: pare che in Giappone lo zucchero filato sia ancora in auge, ma non venga avvolto attorno ad una bacchetta come da noi, con il risultato che il bambino camminando tra la folla lo appiccica sui vestiti di tutti i passanti che incontra. Qui viene venduto in grossi sacchi e mangiato prendendolo a manciate.

Tutti si concentrano a in un paio di centinaia di metri di una stretta stradina.
Nelle stazioni, anche le più affollate come Shinjuku a Tokyo, il flusso delle persone è veloce, fluido. Ognuno di muove seguendo una linea precisa verso la propria destinazione. La folla non è associata alla confusione.
Qui invece anche i giapponesi gironzolano, si fermano di colpo davanti a una bancarella, si mettono a vociare con gli amici formando "grumi" che bloccano il passaggio.
Sarà tutto più umano, ma c'è un gran casino :) e l'effetto "bolgia" raggiunge livelli inimmaginabili.

Nessun commento: