Questo pass ci permetterà di prendere, per tre settimane, qualunque treno delle linee JR (le "ferrovie dello stato"), comprese le eventuali prenotazioni dei posti, compresi i super-rapidi Shinkansen [新幹線] con la sola esclusione dei super-super-rapidi Nozomi [のぞみ].
Pensando ai treni, mi è venuto in mente un pezzo del bellissimo libro di Fosco Maraini, Ore giapponesi.
Il testo originale è del 1956.
Nell'edizione più recente ad ogni capitolo segue un'appendice dove lo stesso autore fa un confronto il Giappone di oggi - del 2000 in particolare.
Nel capitolo dedicato alla Tōkaidō [東海道], la "via del mar di levante" parla dei treni degli anni '50.
[so di non citare certo la parti più poetiche di questo libro :)]
«Il servizio è buono, benché lo scartamento dei binari, assai piccolo, [...] permetta soltanto velocità ridotte. Prendiamo per esempio il percorso Tokyo-Osaka (553 Km), che corrisponde abbastanza da vicino a quello Roma-Milano (632 Km); Mentre il nostro Settebello percorre la distanza maggiore in 6,25 ore, alla media quindi dei cento, lo Tsubame ("la Rondine") percorre la distanza minore in otto ore, alla media molto tranquilla dei settanta.»
Nella "Rilettura Oggi" dello stesso capitolo lo scenario è molto cambiato - ricordo che parliamo del 2000.
«Forse il singolo oggetto giapponese più noto al mondo è quel super-rapido (lo Shinkansen [新幹線], "la nuova linea principale") che, fin dal 1964, collega Tokyo con Kyoto ed Osaka in tre ore e dieci minuti.» [Per inciso oggi un Nozomi impiega 156 minuti per lo stesso percorso]
Maraini prosegue:
«...da noi, molti hanno di questi super-rapidi un'immagine assai più fantascientifica, più tecnologicamente romantica, di quanto si riscontri nei fatti di ogni giorno. Lo Shinkansen non è un siluro su monorotaia, non è una sorta di missile terrestre teleguidato, bensì un ottimo treno normale, a trazione elettrica, i cui servizi sono mirabilmente organizzati.»
Effettivamente la cosa ha stupito anche me. Mi aspettavo treni a levitazione magnetica e mi sono trovato di fronte normalissime rotaie :)
Certamente il confronto estetico con in nostri nuovissimi ETR550 comunque non regge ;)
[foto da Wikipedia]
Maraini prosegue spiegando le ragioni dell'efficienza degli Shinkansen - a parte il fatto di essere gestiti ed utilizzati da giapponesi... dettagli non trascurabile :)
«...venne interamente rifatta la sede. [...] "la nuova linea principale" scivola o sotto o sopra, o accanto ad ogni immaginabile ostacolo. Le stazioni vennero accuratamente separate da quelle "normali". [...]
Un elemento basilare nel buon funzionamento del sistema è dato dalle piattaforme elevate, per cui l'ingresso alle carrozze si presenta a diretto livello col parciapiede sul quale circolano i viaggiatori. [...]
Sarà quasi inutile predisporre delle "direttissime", se poi i convogli dovranno fermarsi minuti su minuti alle stazioni. Il tempo necessario per lo sbarco e imbarco dei viaggiartori si raddoppia, se quesrti debbono arrampicarsi sui vagoni, o scendere, come avveniva ai nostri bisnonni quando facevamo uso dei postiglioni a cavalli. Il sistema giapponese permette ai super-rapidi di sostare, ad esempio, a Nagoya [...] due milioni di abitanti, esattamente dai 120 ai 180 secondi.
[...] il macchinista arresta la locomotiva ad un punto designato, sempre lo stesso. Segnali appositi, verniciati sulla piattaforma, indicano i punti di ingresso alle varie carrozze. Gran parte dei viaggiatori [...] sa dove situarsi per il momento d'imbarco.
[...] centinaia di persone riescono a salire e scendere dalle 12-15 carrozze dello shinkansen in due, al massimo tre minuti - poi il treno subitissimo riparte.»
Ho visto con i miei occhi come questo sistema possa confondere il tipico turista italiano, che si accampa in un punto casuale della banchina («Che... siamo scemi, noi, a metterci in fila come soldatini?»), possibilmente ostacolando il passaggio agli altri passeggeri e rischiando di vedersi chiudere sul naso le porte del treno.
Dopo la prima volta però si capisce :)
La rigidità del sistema, sempre uguale in ogni stazione, in questo caso aiuta.
«[...] Se i nostri treni funzionassero come quelli giapponesi impiegheremmo 1.41 ore da Roma a Firenze e 3.21 ore da Roma a Milano.»
C'è da dire che gli Shinkansen sono piuttosto cari, per noi. Circa 85 Euro per il già citato tratto Tokyo-Osaka. Per questo motivo prenderemo il JR Pass :)
Anche qui ci stiamo avvicinando allo stesso standard, almeno per i costi ;)
Di recente, per rientrare a Milano da Roma, ho preso più volte il T-Biz che pretende di impiegare solo 4 ore e 5 per buoni 65 Euro e rotti.
Peccato che le ripetute fermate in aperta campagna ne abbiano sempre rovinato la media, accumulando ritardo strategico (sotto la soglia del rimborso, manco a dirlo...) di 20-25 minuti.
4 commenti:
ottima l'idea di acquistare il Japan Rail Pass, specie se avete in programma di fare diverse tratte con i treni/metro
All'ordine ed al rigore giapponese nelle banchine dei treni ci si adegua in un attimo, almeno così per me è stato (forse ho geni nordici :-) )
Più che altro ci si stupisce della perfetta puntualità dei treni e del rammarico degli stessi giapponesi nel caso in cui il treno abbia un ritardo di 1-2 minuti (...a me è capitato proprio nella giornata in cui si attendeva un tifone ad Osaka..credo che il macchinista sia stato fustigato! :-)))) )
buon viagg...viaggione!
@moka: a proposito della puntualità, non so se sia una leggenda metropolitana, ma dicono che il deragliamento nel metro di Tokyo, nel 2000, fosse stato causato da un eccesso di velocità per recuperare 1 minuto di ritardo, considerato "inaccettabile" :)
non è una leggenda, me l'hanno detto anche dei giapponesi, dovevano in effetti recuperare un ritardo del piffero!
ah...e in metropolitana a Tokyo, occhio agli omini con i "guantini bianchi" :-))))
mi sto allenando per acchiappare velocemente il biglietto della metro....gli omini con i guantini bianchi che fanno???? spingono???? ;-DDD
Posta un commento