Ok, lo ammetto.
Probabilmente non è la lettura più furba in preparazione di un viaggio in Giappone: una raccolta di interviste sull'attentato al Sarin del 1995 nella metropolitana di Tokyo :)
I fatti, probabilmente arcinoti.
Il 20 marzo 1995, durante l'ora di punta per i pendolari, alcuni adepti del culto Aum Shinrikyo spargono gas nervino Sarin in diversi treni della metropolitana di Tokyo.
Le ragioni rimangono ancora poco chiare, ma l'effetto fu evidente: 12 morti, migliaia di intossicati, alcuni dei quali portano ancora i segni dell'avvelenamento.
Il libro.
Underground, di Haruki Murakami
Titolo originale: アンダグランド, "andagurando", secondo la fantasiosa fonetica che i giapponesi usano per l'inglese.
L'autore è sicuramente più noto per i suoi romanzi.
Questa invece è una raccolta di interviste a persone intossicate durante l'attentato, a familiari di vittime, a membri del culto Aum.
Devo dire: impressionante.
Lo sono ovviamente i racconti degli intossicati, che descrivono i fatti dal loro punto di vista e ti portano inevitabilmente a pensare "cosa avrei fatto io in quella situazione?"
Lo sono le testimonianze dei genitori e della giovane moglie di una vittima.
Sconcertanti - e a tratti incomprensibili per un razionalista come me - sono le interviste ai membri del culto, tutti comunque non coinvolti negli attentati.
Sconcerta un po' anche leggere i racconti di persone comuni.
Intorno a loro vedono persone accasciarsi... sono in uno stato evidente di malessere, vista oscurata, naso che cola, le gambe reggono a stento... nessuno capisce cosa stia succedendo, ma sicuramente qualcosa di grave!
Qual è il primo pensiero?
"Devo avvertire in ufficio che farò tardi"
8-|
(so' ggiapponesi)
Oggi, aspettando il treno alla fermata Repubblica della milanese MM3, leggevo... mi sono accorto di guardare con qualche sospetto gli altri passeggeri!
Per fortuna a Tokyo saremo presi da altro.
Come reagirei vedendo un individuo sospetto con un pacco misterioso avvolto nei giornali sottobraccio? :)
Comunque, una cosa è certa: vorrò dare almeno un'occhiata alle stazioni della metropolitana citate in Underground: Kasumigaseki, Tsukiji...
E' quel gusto, a volte un po' perverso, che ti spinge a visitare i luoghi dove di fatti che ti hanno colpito, che siano reali o di finzione.
Stesso motivo per il quale ho segnato nella lista dei "posti da vedere" il Parco Shiba a Tokyo.
Uno dei tanti parchi urbani, salvo essere il posto dove in Tokyo anno Zero di David Peace, vengono ritrovati i cadaveri delle ragazze uccise da un serial killer. :P
[Nota petulante: già ... perché se nella lista dei posti da visitare - con stellette e asterischi il che è di per sé inquietante - trovi il parco degli omicidi e ora scopri che ti fermerai nei luoghi della strage ... parti tranquilla vero? ;-D ... che poi stia leggendo anch'io Underground è altra cosa]
1 commento:
Se per caso aveste bisogno di lustrarvi la vista e farvi venire l'acquolina
http://regex.info/blog/
forse leggendo qua e là ci sono anche spunti di viaggio
Ciao e buon viaggio, vi invidio molto...
Mik
Posta un commento